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Gli scherzi dell’anti-antipolitica

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May 12, 2020 by Mosè Viero

Mai come in questo periodo di lotta e di convivenza col COVID 19 ho dovuto passare tanto tempo a sradicare le erbacce dalla mia bacheca di Facebook. A lasciarci metaforicamente la pelle sono state, con mio grande dispiacere, anche tante pagine che mi hanno tenuto compagnia per molti anni, facendomi pensare e anche ridere. Pagine create con uno scopo nobilissimo: prendere in giro i cretini. Se in tempi normali questa attività può apparire vacua per non dire vagamente violenta, nei tempi strani del presente politico, in cui il primo partito in Parlamento fa dell’ignoranza e della cretineria il suo principale motivo di vanto, diventa una attività rilevante e necessaria, forse l’unica vera opposizione possibile. Bisogna però fare attenzione che la lotta contro la “gggente” non diventi una specie di crociata fanatica, perché a quel punto il rischio è di confondersi col nemico.

Le pagine anti-gentiste sono infatti andate, con l’avvento dell’emergenza COVID, in una specie di corto-circuito, dovuto al fatto che i comunicatori al Governo hanno deciso, molto intelligentemente, di scaricare il problema proprio sulla gente comune, levandosi così di dosso la responsabilità della catastrofe. La situazione che si è creata è paradossale: i messaggi lanciati dai grillini al Governo sono talvolta del tutto sovrapponibili a quelli lanciati dalle pagine anti-grilline. Di chi è la colpa se siamo in questa situazione, con una crisi economica e sociale che pende sulle nostre teste e che presto esploderà in tutta la sua potenza distruggendo quel poco di sano che ancora ha questo Paese? La colpa è dei cittadini che non seguono le regole: alternativamente, a seconda delle fasi, di chi esce a passeggiare, di chi esce a correre, di chi si fa l’aperitivo sui Navigli, di chi non mette la mascherina, di chi la mette ma non copre il naso, di chi non ha i guanti, di chi li ha ma di stoffa, eccetera eccetera. La sapida ironia di pagine come Abolizione del suffragio universale Il Signor Distruggere è tutta rivolta contro questi ignobili comportamenti, con tanto di costante delazione verso chi ha il terribile torto di voler ricominciare a vivere: proprio come i giustizieri dai balconi, che fino al giorno prima venivano sbeffeggiati come portatori di bieca invidia sociale.

Pazienza se nel frattempo i Paesi civili hanno riaperto tutto o quasi, comprese le scuole, che la follia di chi ci governa ha chiuso fino a settembre se non oltre. Lo scopo distraente del Governo e della grancassa mediatica che lo sostiene è evidente: se fossimo un Paese normale, il Governo farebbe tamponi a tappeto e imporrebbe l’isolamento solo a chi è positivo, lasciando vivere tutti gli altri e minimizzando l’impatto sull’economia. Ma come fai a fare tutto questo se le tue risorse le spendi in operazioni clientelari tipo l’ennesimo salvataggio del carrozzone Alitalia o nella distribuzione a pioggia di prebende tipo il reddito di cittadinanza? Meglio, appunto, chiudere tutto: per sicurezza, ovviamente. La salute viene prima di tutto. E se hai i sintomi per carità, chiuditi in casa: non sia mai però che ti venga in mente di chiedere un tampone per vedere se i sintomi sono davvero di COVID. Per quello i soldi non ci sono: devi stare in casa e se diffondi il virus è solo e soltanto colpa tua.

Quanto sia demenziale questo approccio verso la situazione dovrebbero spiegarlo anzitutto gli oppositori del Governo, quelli che dovrebbero essere per il merito, contro l’uno vale uno. Invece questi ultimi non trovano di meglio da fare che unirsi al coro contro la cretineria della gente, che invece di starsene segregata esce, parla, interagisce col prossimo, si diverte.

Alla fine, forse, sarebbe necessario creare movimenti di opinione non tanto contro la stupidità, ma per il buonsenso. Perché ci sono momenti in cui la colpa è davvero della gente cretina, ma ce ne sono altri in cui la colpa è del Governo che ‘usa’ la cretineria della gente che lo ha eletto per nascondere la propria palese incompetenza.


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